Questa sera alle 20, nell'ambito degli eventi programmati per giugno dalla Parrocchia San Pietro, andrà in scena, nella sala teatro “Monsignor Garsia” di via Paolo VI, lo spettacolo teatrale “La parola ai giurati” per la regia di Giuseppe Rap. Il dramma di Reginald Rose rappresenta, attraverso gli alterni orientamenti di una giuria, la caducità delle convinzioni umane in rapporto alle innumerevoli sfaccettature della realtà, anche quella apparentemente più scontata, e al pregiudizio dei singoli originato dalle vicende personali. Temi da cui deriva una fondamentale critica alla pena di morte. La storia inizia dopo la chiusura dell'ultima udienza in un processo per omicidio. Come in ogni caso di pena capitale, i dodici giurati devono decidere all'unanimità su un verdetto di colpevolezza o di innocenza. Il caso si riferisce a un giovane accusato di aver ucciso il padre. Per tutta la riunione i dodici uomini non si chiamano mai per nome, in quanto non ne sono a conoscenza, ma solo con un numero assegnato ad ognuno. Alla fine, dopo varie contrapposizioni, tutti i giurati tranne uno, convinto dall'inizio dell'assenza di prove decisive, cambiano gradualmente voto, anche più volte, fino ad arrivare all'unanimità al verdetto.