Se la Sicilia tutta sta soffrendo di una gestione assolutamente scriteriata e controversa delle risorse idriche, la città di Caltanissetta, irrilevante nel contesto regionale e nazionale, senza un tessuto sociale capace di far sentire la propria voce e priva di autorevoli rappresentanti politici e istituzionali, ne paga il prezzo più alto. Un prezzo altissimo.
Ritengo che ieri, lunedì 23 settembre 2024, abbiano deciso di concedere un po' d'acqua sporca, in centro storico, per placare le proteste di piazza. Il sindaco Tesauro non è stato affatto chiaro sulla distribuzione idrica nel resto della città. E d’altronde come poteva non esserlo poco chiaro. Poi, abbiamo letto il comunicato stampa del deputato regionale Mancuso, all’insegna del consueto, stucchevole ottimismo. Da parte di Siciliacque e Caltaqua silenzio assoluto.
La realtà, la tragica realtà ci dice che le infrastrutture idriche sono marce, irrecuperabili, e l’acqua degli invasi è finita, o quasi. Dal sottosuolo abbiamo ricavato poco o niente. Insomma: tra un po’ saremo costretti ad andare via da questo deserto, da questo nostro territorio sfruttato, impoverito e disperato. Tra un po’ saremo costretti ad andare via, fuggire da questo perfetto disastro politico e amministrativo, come fanno da tempo, d’altronde, i nostri migliori giovani.
Attendiamo comunque una seria indagine da parte della Procura della Repubblica di Caltanissetta su tutti gli aspetti che riguardano la gestione dell’acqua nel territorio nisseno.
Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia
Situazione insostenibile diamoci una mossa seria
Ma pensare ad un’azione civica nei confronti di questi incompetenti no?
di civico ne abbiamo avuto molto ma di risposte nulle la strada giusta e la procura e mandare a casa chi e colpevole di questo passo se cerchiamo soluzioni civili tra un po andiamo via da caltanissetta