Un altro morto sul lavoro, un altro tragico Incidente che sì poteva evitare .E’ di poche ore fa la notizia del l’ennesima morte sul lavoro , a Serradifalco, di un lavoratore di 55 anni Salvatore Cumbo, morto dopo essere caduto da un'altezza di oltre tre metri.
Sono passati pochissimi giorni dalla morte del giovane operaio di Sommatino Raffaele Bottanico di soli 23 anni , caduto dal tetto di un edificio mentre lavorava e morto dopo 7 giorni di agonia .
La nostra Provincia è nuovamente colpita da una tragedia inaccettabile: la perdita di altre due vite sul lavoro a distanza ravvicinata. Due famiglie distrutte, due storie interrotte bruscamente. Come sindacato, esprimiamo il nostro più profondo cordoglio e la nostra piena solidarietà ai familiari e ai colleghi delle vittime.
Ma il cordoglio, non basta più.
Siamo di fronte a una sequenza drammatica che ci impone una riflessione seria e immediata: non si può continuare a morire di lavoro
Queste non sono fatalità. Troppo spesso, gli incidenti sul lavoro sono la conseguenza di mancate misure di sicurezza, di una sottovalutazione dei rischi, di una logica del profitto che antepone il guadagno alla vita umana.
E’ necessario un cambio di passo radicale nelle politiche di prevenzione. Servono maggiori investimenti in sicurezza, controlli più stringenti e sanzioni esemplari per chi non rispetta le normative.
Un ruolo centrale per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), dotandoli di maggiori poteri e risorse per poter svolgere efficacemente il loro compito di sentinelle della sicurezza.
Non possiamo accettare che il lavoro, che dovrebbe essere fonte di dignità e realizzazione, si trasformi in una condanna a morte. Il sindacato sarà in prima linea per chiedere risposte concrete e immediate. La sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un diritto inalienabile.
È ora di dire basta! a questa strage silenziosa. È ora che la vita dei lavoratori venga messa al primo posto.
La Segretaria Generale Cgil
Rosanna Moncada
Il Segretario generale Fille Cgil
Franco Cosca
Due morti sul lavoro in pochi giorni in provincia di Caltanissetta, la Cgil: “Non sono fatalità, è la conseguenza di mancate misure di sicurezza”

1 commento
1 commento
Ma che ca$$o si permette di dire …. quindi per lei I LAVORATORI antepongono i soldi alla vita? LEI sicuramente come il suo capo gruppo LANDINI non ha mai lavorato non ha problemi economici in casa e il piatto di pasta per se e i suoi figli non le mancano…..
COMPLIMENTI PER QUEL CHE SI PERMETTE ( O GLI PERMETTONO ) DI DICHIARARE….
F.to Damiano Riggi …. UN LAVORATORE