Si svolgerà venerdì, presso la Camera di Commercio di Caltanissetta, la presentazione del libro di Angelo La Rosa, “Bosco Ferito, inchiesta su un sito minerario del Centro Sicilia”.
Il saggio, corredato dagli scatti di Valerio Cimino, cerca di capire se la miniera di Bosco, abbandonata da tempo, sia diventata una discarica di rifiuto tossici e radioattivi e, al contempo, sensibilizzare le pubbliche amministrazioni ad assumersi l'impegno di recuperare il territorio.
Un’indagine approfondita realizzata dal geologo La Rosa, uno dei maggiori conoscitori del sottosuolo sancataldese. La sua lunga esperienza professionale, svolta anche per un breve periodo in Arabia Saudita, ha permesso di conoscere, comprendere e infine raccontare la storia di un sito minerario scoperto nei primi anni Cinquanta dalla Montecatini, sfruttato negli anni Settanta dall'Ispea per poi essere chiuso improvvisamente nel Natale dell'85.
Il perché di quella decisione – spiega l’autore – e di alcuni fatti avvenuti durante il periodo di attività estrattiva, ancora oggi rimane poco chiara: “il ritardo di 15 anni nella messa in sicurezza dei pozzi, il repentino abbattimento della teleferica che collegava la miniera allo stabilimento di Casteltermini dove veniva lavorato il minerale estratto, il ruolo ambiguo della politica dell'epoca, fino al recente ritrovamento di numerosi documenti attestanti un vasto traffico di rifiuti ospedalieri”.
Dubbi che continuano a serpeggiare nella popolazione e che necessitano, ancora oggi, di una risposta. La Rosa si sofferma anche sui recenti dati del registro dei tumori, attivato in provincia solo da pochi anni, che hanno confermato le preoccupazioni espresse tempo fa da don Giuseppe Anzalone e liquidata come “leggende metropolitane”.
Il volume è corredato da un’appendice fotografica in cui si racconta, attraverso la drammaticità delle immagini, lo stato di degrado dei luoghi dopo lustri di incuria ed abbandono: dal cartello indicatore ormai arrugginito fino al villaggio ormai diroccato, i castelletti dei pozzi di estrazione, le strutture industriali ormai fatiscenti, particolari di apparecchiature che raccontano i tempi andati, la natura che a poco a poco riprende gli spazi rubati dall'uomo.
“Immagini inquietanti – spiega Valerio Cimino, autore del reportage – che mostrano situazioni di degrado e pericolo, accumulo di rifiuti, strutture piene di amianto, la montagna di rifiuti che risplende al sole nei pressi del vicino torrente”.
In un territorio in cui lo spirito d’imprenditorialità non è mai decollato e dove si vive cercando il posto fisso, “bosco ferito” racconta la storia di un’azienda che dava lavoro a centinaia di persone e che, per motivi rimasti sconosciuti, sia diventata una zona “off limits”, chiusa, recintata e pericolosa per l'ambiente e la salute. “Ho provato un forte sgomento – conclude Cimino – nel vedere la totale devastazione di un territorio per l'interesse di pochi e il danno della collettività”.
Appuntamento per venerdì 24 gennaio alle ore presso la Camera di Commercio di Caltanissetta – Corso Vittorio Emanuele – 93100 Caltanissetta
Riferimenti bibliografici: Angelo La Rosa, “Bosco ferito. Inchiesta su un sito minerario del centro Sicilia”, Salvatore Sciascia, 2013