Pubblicato il: 13/12/2024 alle 18:55
Il primo passo per l'ammissibilità del referendum abrogativo della legge sulla Autonomia Differenziata è stato superato e quindi molto probabilmente si arriverà al più presto ad indire il referendum abrogativo.
È una bella notizia, ma adesso si dovranno cercare i voti, infatti sarà necessario un quorum del 51% degli aventi diritto al voto.
Non è impresa facile portare alle urne un numero così alto di votanti.
Però i meridionali devono capire che la legge è ingiusta e che rappresenterà la tomba del meridione se non avverrà un'opera di sensibilizzazione molto intensa e continua da parte degli intellettuali soprattutto mi riferisco agli atenei e ai media meridionali.
Sino ad ora non si è avuta una presa di coscienza da parte del Sud perché abbiamo pensato di non essere capaci di utilizzare al meglio le risorse disponibili, vuoi per gli sprechi, vuoi per la mafia, vuoi addirittura per carenze genetiche!
Non scordiamo che l'alta velocità funziona fino a Napoli per volontà del governo centrale, che la responsabilità della dispersione scolastica sino al 30% è di chi gestisce i ministeri centrali e che, pur pagando le tasse in egual misura, la spesa storica di fatto sottrae sessanta miliardi di euro ai fondi destinati al mezzogiorno.
Il nord ci ha considerato da sempre una sua colonia, dalla quale attingere voti, giovani formati, energie e malati da curare.
Se si va avanti così assisteremo ad una desertificazione demografica inarrestabile delle nostre aree, altro che secondo motore dello sviluppo economico del paese!
La massima attenzione quindi, la massima mobilitazione e il massimo impegno di tutti, a cominciare dagli intellettuali e dai politici, affinché non passi questa iniqua legge che mortifica ancora di più un mezzogiorno già fortemente oltraggiato offeso e depresso.
Salvatore Giunta
Direzione Nazionale
di Mezzogiorno Federato
Orgoglio Nisseno