Il cortometraggio, come spaccato di vita reale, dove in un attimo si esprime una contraddizione sociale, un pregiudizio, una condizione, un sentimento, un emozione che coinvolge l’intera platea e la rende viva e libera nel pensiero; il cortometraggio è cinema. La platea è quella dei detenuti della casa circondariale di Caltanissetta, che hanno sinceramente apprezzato l’iniziativa proposta ed offerta dall’Associazione cinematografica e culturale “Laboratorio dei sogni” di Caltanissetta.
Sono state effettuate più proiezioni, sviluppate in cinque incontri tematici con i detenuti, tra il mese di giugno ed il mese di luglio, ultimo incontro giorno 22.
Per il Presidente Fernando Barbieri ed i compagni di viaggio dell’Associazione, Laura Abballo ed Angelo Gueli, l’esperienza vissuta ha superato il “Sogno”: “alle proiezioni è seguito un sano intrattenimento, un piacevole dialogo per giungere ad una stimolante riflessione su importanti temi sociali, che hanno visto una platea coinvolta e motivata da un grande entusiasmo, tale da far esprimere il desiderio di continuare questo percorso di riflessione e di confronto.” Difatti, al termine di questi incontri, gli stessi detenuti hanno stimolato la fantasia degli interlocutori e si sono proposti per essere coinvolti come protagonisti nella realizzazione di un proprio cortometraggio.
L’emozione dei volontari è stata tale da far esprimere al loro portavoce, Fernardo Barbieri, le seguenti parole: “E’ stata un esperienza molto forte e significativa, che ha coinvolto tutto il carcere di Caltanissetta. Dove c’è cultura non ci sono barriere e la collaborazione e partecipazione ha visto il coinvolgimento attivo delle istituzioni, in questo caso del Direttore Dr. A. Belfiore e della Dr. F. Fioria che hanno apprezzato ed autorizzato l’iniziativa. Siamo sicuri che nel prossimo futuro sarà possibile coinvolgere e ricevere il sostegno anche da parte delle Istituzioni Territoriali del Comune di Caltanissetta nella comprensione che la sedentarietà forzata della reclusione può essere superata con piccole iniziative e con la partecipazione attiva della comunità esterna. Confidiamo che la strada intrapresa prosegua attraverso proficue iniziative, che saranno affidate al prudente apprezzamento delle istituzioni penitenziarie. Siamo certi che il carcere rientri a pieno titolo tra i “Piani” del Ns. Comune, che non mancherà attraverso la sensibilità dei suoi rappresentanti di proporsi ed interagire con questa specifica realtà sociale. In ultimo desideriamo ringraziare l’area Giuridico-Pedagogica dell’Istituto di Caltanissetta, che attraverso i suoi operatori ed il suo responsabile, ha proposto questa iniziativa.”
I cortometraggi del Laboratorio dei Sogni al Penitenziario: “Dove c’è cultura non ci sono barriere”
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